Come scegliere bene le persone che frequenti (e tagliare le erbacce)
Frequenti persone che si lamentano sempre, che parlano male degli altri, raccontano bugie per nascondere le proprie mancanze, fanno le vittime e danno la colpa delle loro “sfortune” a tutti tranne che a loro stesse?
Quando ci parli, di persona o al telefono, ti agitano, ti limitano o ti buttano giù di morale?
Hai il forte desiderio di diventare una persona di valore, con una vita serena e ricca di soddisfazioni?
Se la risposta è SI a tutte le domande, è l’ora di accrescere la tua abilità nel selezionare chi frequenti perchè tutti noi siamo influenzati da coloro che frequentiamo di più.
Si potrebbe dire che siamo quasi un “mix” delle persone con cui trascorriamo la maggioranza del nostro tempo.
La mente umana tende ad assimilare “parti” del carattere degli altri e purtroppo si abitua, a lungo andare, anche ai comportamenti negativi: essi agiscono in maniera profonda e, per questo, sono spesso difficili da individuare da soli.
1. Cerca di essere spesso selettivo e aumenta i rapporti costruttivi, frequenta persone positive, interessanti, di valore: questo ti aiuterà, automaticamente, a non perdere tempo con chi ti fa stare male.
Circondati di gente che raggiunge obiettivi importanti, che lavora per crescere ogni giorno e aiuta i propri cari a fare lo stesso, che intende imparare sempre qualcosa di nuovo o che è capace di uscire spesso dalla propria zona di comfort.
Prediligi chi si assume le proprie responsabilità, ammette uno sbaglio, chiede scusa, sa dire “grazie”. Con l’aiuto di queste persone, il tuo percorso di crescita personale e professionale sarà favorito.
Così come è importante aumentare le abitudini positive, è necessario coltivare buone relazioni, nella vita quotidiana e anche nel campo lavorativo.
Ad esempio, cercare di seguire (non come uno stalker!) un collega esperto è una grande opportunità: chiedi spesso consigli proprio a lui.
Se è davvero una persona mentalmente matura sarà disponibile a offrirti supporto… e un domani sarai tu ad aiutare con gioia chi avrà meno esperienza o successo di te.
2. Mantieni le distanze dalla gente mediocre, tossica, limitata… diventa un giardiniere e taglia le erbacce.
Elimina la possibilità di intrattenere rapporti stretti e costanti con chi ti deprime, critica te e gli altri in maniera distruttiva, non riesce a mai portare a termine gli obiettivi della propria vita. Se proprio non è possibile rescindere tali legami, riduci almeno il tempo e le modalità di “esposizione” al loro influsso.
Ho provato anche io, come tutti, l’influenza negativa di personaggi squallidi e i risultati sono stati disastrosi, ma nel momento in cui sono riuscito a tenerli alla larga, mi sono sentito rinascere.
Prima di diagnosticarti una depressione o bassa autostima, assicurati di non essere semplicemente circondato da stronzi. (William Gibson)
3. Prendi un foglio e traccia una linea in mezzo. Ora pensa alle persone che frequenti e mentre visualizzi il volto di ognuna, prova ad analizzare le sensazioni che emergono. Se sono positive e ti danno benessere scrivi il loro nome a sinistra (o sopra, se hai fatto una linea orizzontale); al contrario, se avverti negatività e malessere, mettile a destra (o sotto).
In questo esercizio non c’è nulla di magico o scientifico: visualizzare e scrivere è in generale utile per raggiungere una maggiore consapevolezza delle tue relazioni… ma soprattutto per sfogarti un po’.
Ora traccia una bella X gigante sopra la colonna di destra, quella della gente “cattiva” e agisci: passa dalla teoria alla pratica, anche se si tratta di tagliare a metà la tua attuale comitiva o ridurre drasticamente la frequentazione di alcune persone.
So bene che non è facile: a volte si accettano rapporti di scarsa qualità per paura di restare soli, si avverte imbarazzo nel contattare vecchie amicizie con cui non ci si sente da mesi, la voglia e il tempo di instaurare nuovi rapporti sono dispersi.
Ti rispondo così:
• spesso è davvero meglio esser soli che male accompagnati, la vita è una e il tempo è limitato (lo sai bene)… evita di sprecare la tua esistenza in mezzo a gente tossica e per nulla stimolante;
• l’imbarazzo di contattare amici che non senti da tanto tempo è solo una “sega mentale”, capita di perdersi di vista, ma quando si fa una telefonata si è di solito ben accolti (a meno che non abbiate fatto a pugni l’ultima volta che vi siete incontrati);
• la mancanza di voglia e di tempo per fare nuove amicizie significa che non vuoi uscire dalla tua zona di comfort – ops… questa è troppo da guru… ma dai, un po’ ci sta! – ma se resti sempre dove sei avrai difficoltà a sentirti una persona più completa.
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